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lunedì 19 agosto 2013

2º, 3º giorno: Hanoi, la pacifica caotica

Hanoi, sono arrivata. Primo approccio è di sera, direttamente dall'aeroporto, insieme ad una ragazza canadese conosciuta al ritiro bagagli e con cui dividerò la stanza e anche parte del viaggio. Arriviamo in questo caos di città, come dicono tutti, la prima particolarità che salta agli occhi è il numero esuberante di motorini per strada...ce n'è davvero ovunque e tutti guidano con regole proprie e particolari: un esempio su tutti, all'avvicinamento ad un incrocio non si rallenta, semplicemente si suona il clacson, per far sapere a chi sta arrivando dall'altra parte che ci sei anche tu. E poi tutti passano senza regole, sfiorandosi, ma senza che ciò rappresenti un problema. Anche quando qualcuno deve inchiodare, per evitare l'urto, non c'è nervosismo, è la prassi. Si fa così. Infatti questo è ciò che più mi ha colpita, fin da subito: la tranquillità. In mezzo a questo caos, con un incessante rumore di traffico e di clacson, comunque ti senti in pace, rilassato.


Il primo giro in centro la sera, insieme alla ragazza canadese, non poteva che terminare con un passaggio in tuk tuk per tornare in hotel. Il ragazzo che pedala si muove sicuro tra motorini e macchine e ci riporta illese in hotel.


Il giorno successivo lo spendiamo ancora a girare per il centro, a prenotare un tour per Ha Long Bay per i prossimi giorni (e nel frattempo ci evitiamo il primo acquazzone, di circa mezzora) e a mangiare, riso, noodles e dolci venduti per strada da una ragazzina. Ovviamente facendoci fregare sui prezzi. Ma vabbè, siamo nel quartiere più turistico della città, ce lo aspettiamo.
Turisti in giro non sono molti, incontriamo sì ogni tanto qualche coppia di "bianchi", ma sembrano una rarità. Come è rarissimo incontrare vietnamiti che parlino inglese...e allora ci si capisce a gesti. Oppure si aspetta che, tramite una catena umana, venga chiamato l'amico dell'amico del conoscente etc, il quale sa dire yes-no-this is rice with fried chicken and so on. Ma capirsi non rappresenta un problema così enorme, gesti e sorrisi sono sempre sufficienti. E mal che vada, si ordina un "pho chin", senza sapere cosa arriverà...per fortuna mi è andata bene, è una zuppa di carne!! E insieme alla birra mi costa solo 1.5 euro!










Il pomeriggio lo passo a passeggiare verso il Nord della città, dove c'è un grande lago, intorno a cui si stanno sviluppando i quartieri "ricchi", con tanto di grattacieli locali alla moda etc.




Ma dove anche c'è questa bella pagoda, la prima che visito, che è la pagoda più antica di Hanoi (è addirittura del 540 dC), poi spostata e cambiata nel tempo. L'ambiente all'interno è spettacolare, profumo d'incenso, persone che pregano davanti alle statue decorate, bonsai, altari ricolmi di offerte di frutta e fiori...molto bello, non c'è che dire.
E infine me ne ritorno verso l'hotel, schivando nuovamente un acquazzone, finché me ne sto seduta in un bar a mangiare.
E mi sveglia la pioggia incessante che sta scendendo da più di un'ora sulle finestre...sembra non finire più...speriamo che domani torni il sole!



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