La mattina prendo un autobus per Kratie, questa cittadina a circa 6 ore a Nord est di Phnom Penh. È famosa perché poco più a nord si possono avvistare facilmente i rari delfini d'acqua dolce. Decido di farci un giro, tanto per vedere cosa c'è in questa parte del paese. Non ho tempo purtroppo per visitare l'estremo Nord, dove sembra ci siano panorami spettacolari e minoranze etniche, ma almeno con Kratie riesco a vedere un po' questa zona.
Durante il viaggio in bus faccio amicizia con una ragazza cambogiana, che studia farmacia a Phnom Penh e sta andando a trovare i nonni. Chiacchieriamo su tante cose e mi dà anche alcuni consigli su cosa visitare in Cambogia e sui cibi Khmer che devo assolutamente assaggiare: krolan e amok. Lo terrò presente, anche se non riesce a spiegarmi cosa sono!
Arrivo a Kratie e mi sistemo in un ostello gestito da uno spagnolo, Carlos, di Bilbao...è 20 anni che gira il mondo. E durante un viaggio in queste zone ha deciso di fermarsi e aprire (o sistemare almeno) una guesthouse. E lo sta facendo bene, è proprio carina! Sulla terrazza ha ricavato un bello spazio con tavolini per bere qualcosa e rilassarsi e un tappeto dove fare yoga tutti insieme la sera, dopo lo stress della giornata. Mi piace!
Nella camerata trovo Dorothy, una ragazza australiana. Insieme noleggiamo una bici e ci dirigiamo a nord, verso il luogo dove si prende la barca per vedere i delfini. Prima di partire assaggio però il krolan, che si rivela essere riso bollito, con fagioli e altro, dolce, inserito all'interno di una canna di bambù, una specie di dolce...molto particolare, mi ricorda la zuppa dolce di Dalat, ma si fa mangiare!
I delfini purtroppo non lì troviamo, perché nel posto dove dovremmo imbarcarci non c'è nessuno e allora continuiamo a pedalare pensando che sia il posto sbagliato. Quando (dopo un'ora abbondante) torniamo indietro è troppo tardi. Pazienza, ne è valsa comunque la pena: abbiamo attraversato villaggi con le classiche palafitte da cui uscivano bambini sorridenti e ci correvano incontro per salutarci o battere il cinque, abbiamo fatto una bella biciclettata in riva al Mekong (anche se faticosa!!! Più di 4h di fila...non sono più molto in forma!) e ci siamo fermate a bere una birra in un bar dove cucinavano lumache alla griglia...
Il ritorno è stato un po' arduo, perché ci siamo godute il tramonto sul Mekong, molto bello, ma poi mancava ancora più di un'ora dalla città. E così abbiamo pedalato al buio, illuminate solo dai motorini che passavano e dai lampi del temporale che stava arrivando...ma ce l'abbiamo fatta! Stanche morte, ma siamo arrivate in tempo anche per fare yoga sul tetto! E così, un po' di relax lì e poi finalmente la cena: devo provare l'amok!!! Molto buono: è sostanzialmente una specie di pollo al curry con molto sugo, accompagnato ovviamente dal riso bianco.
Sono davvero stanca e fuori diluvia. Non che ci sarebbe comunque molto da fare, è un paese di poche casette. Così, dopo una meritata doccia, il sonno mi rapisce immediatamente. Anche domattina la sveglia suona presto, visto che devo prendere il bus per Seam Reap. Ancora mezza giornata e sarò finalmente in uno dei luoghi più affascinanti del mondo, uno dei principali motivi del mio viaggio: i templi di Angkor!
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